Museo del Carro 
Il Museo del Carro è situato a Mirabella Eclano, all’interno del complesso monumentale di San Francesco. Fondato nel 1222, sede anche del Municipio e del Museo dei Misteri in cartapesta, il complesso è costituito dai corpi di fabbrica della Chiesa del Convento, dell’ex Oratorio e dagli spazi aperti della piazza con l’obelisco, il chiostro e il giardino. Il portale della Chiesa è settecentesco, come pure le sculture lignee e l’organo a canne presenti al suo interno. L’impianto è a navata unica con copertura a volta, mentre, sui bracci laterali, si aprono nicchie che contengono altari e statue di santi. Il convento francescano, dall’Ottocento in poi, ha modificato la sua destinazione d’uso, divenendo sia casa comunale, sia complesso museale.

Aperto al pubblico dal 2005, il Museo del Carro è allestito al primo piano del complesso monumentale di San Francesco. Al suo interno sono esposte alcune parti originali dei sette registri che compongono il Carro di Mirabella Eclano, un’affascinante opera alta 25 metri, interamente rivestita di pannelli in paglia intrecciata, frutto del lavoro di abili artigiani che, da più di un secolo, si prendono cura del “gioiello di paglia”.

Nel Museo, inoltre, è presente una mostra permanente di fotografie che illustrano la storia del carro sin dal suo primo progetto, datato 1869, percorrendo le fasi salienti della sua costruzione, fino al momento più significativo della “tirata”.

Luogo di rilevantissimo spessore culturale per la comunità mirabellana, il Museo del Carro ripercorre l’evoluzione storica di un’opera che rientra nella più ampia e variegata tradizione dei carri e gigli di paglia.

Museo dell’arte Sacra
Il Museo ha sede nei locali ex Chiese della confraternita del SS. Rosario e dell’arciconfraternita di San Prisco, ubicati nel centro storico di Mirabella Eclano. L’area museale comprende anche alcuni locali adibiti in passato a luoghi di riunione delle due associazioni laicali, tra cui l’ex Cappella della Madonna del Gonfalone con il pregevole pavimento maiolicato settecentesco. In alcuni ambienti, sotto il piano di calpestio, durante i lavori di ristrutturazione degli edifici, sono venute alla luce tracce murarie di epoca moderna (XV-XVII secolo circa), fosse granarie di forma circolare, una remota struttura di basolato e una fornace, di forma trapezoidale, forse utilizzata per la fusione di una campana (XIII secolo), visibili attraverso una sovrastruttura in pavimento calpestabile di cristallo trasparente.
Gli spazi museali sono organizzati in otto sezioni: sez. n.1, sopravvesti liturgiche del XVIII secolo; sez. n.2, insegne e ornamenti confraternali sec. XVIII-XIX, tela di M. Ricciardi XVIII secolo, bacili in lamina d’ottone sbalzato per la raccolta delle offerte sec. XV e XVI; sez. n.3, argenti di bottega napoletana del XVIII secolo, lavorati a sbalzo o a cesello: pissidi, reliquiari, turiboli, navicelle, ostensori, calici, ecc. Di notevole rilievo è la croce astile del 1682, il busto reliquiario di San Prisco; sez. n.4, piviale e dalmatica seconda metà del XVIII secolo; sez. n.5, platee, messali, antifonari datati dal XVI al XVIII secolo; sez. n.6, patrimonio documentario: atti notarili, libri parrocchiali, cronache della parrocchia, brevi pontifici ed episcopali, ecc.; sez. n.7 comprende l’opera più significativa del Museo: l’Exultet o Rotolo di Quintodecimo, uno dei più antichi inni della liturgia cattolica di rito romano.
Museo dei Misteri in cartapesta 

Il Museo dei Misteri in cartapesta è situato a Mirabella Eclano, all’interno del complesso monumentale di San Francesco.
Fondato nel 1222, sede anche del Municipio e del Museo del Carro, il complesso ha subito, dall’Ottocento in poi, sostanziali modifiche nella sua destinazione d’uso. Esso è costituito dalla Chiesa del Convento, dall’ex Oratorio e dagli spazi aperti della piazza, comprendenti a loro volta l’obelisco, il chiostro e il giardino.
Situato in quelle che, un tempo, furono le scuderie del convento francescano, il Museo dei Misteri si snoda lungo un percorso longitudinale scandito da celle, piani rialzati e da spazi ampi che lentamente si restringono per accompagnare il visitatore lungo le tappe della Passione di Cristo.

Le sculture presenti all’interno del Museo sono interamente realizzate in cartapesta e sono opera dell’artista eclanese Antonio Russo (1836-1914) che, nel 1875, le donò alla comunità locale. Il Museo dei Misteri in cartapesta contiene figure modellate utilizzando carta vecchia, colla e inserti di vetro per gli occhi: ciascuna di esse è alta circa un metro e mezzo e si contraddistingue per una particolare espressione di forza e di dolore che l’artista è riuscito a imprimere nei loro volti. Nella realizzazione di tali opere, inoltre, lo scultore ha voluto riprodurre alcuni personaggi, unendo abiti ottocenteschi e tratti di persone realmente conosciute agli episodi narrati nei testi sacri. All’interno del Museo dei Misteri, infine, è possibile apprendere i principali metodi di lavorazione della cartapesta, grazie a supporti didattici audio-visivi e alla presenza di una sala multimediale.

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